Un programma, tante destinazioni
Scegli la tua meta e scopri tutti i dettagli
Trascorrere un Anno Scolastico all’Estero è un’occasione straordinaria per:
Oltre ai benefici personali, un anno scolastico all’estero può rappresentare un vero e proprio investimento per il futuro. Padroneggiare una lingua straniera e avere esperienza internazionale sono abilità sempre più richieste nel mondo del lavoro. Inoltre, l’esposizione a un sistema educativo diverso, può aprirti nuove prospettive accademiche e professionali.
Con Navigando hai la libertà di personalizzare il tuo viaggio, selezionando il programma che meglio si adatta alle tue passioni e ai tuoi obiettivi. Ogni destinazione offre un’esperienza unica. Esplora le diverse opzioni e lasciati ispirare dalle infinite possibilità che il mondo ha da offrire. Scegli con il cuore e preparati a vivere un’avventura che ti cambierà la vita.
Scegli la tua destinazioneScopri il mondo attraverso il nostro Programma di Scambio Interculturale, un’opportunità imperdibile per studenti desiderosi di ampliare i propri orizzonti. Scegli la nazione che più ti affascina e preparati a vivere in una famiglia ospitante che ti accoglierà a braccia aperte. Durante il soggiorno, frequenterai le lezioni presso una scuola locale, seguendo i corsi disponibili e immergendoti completamente nella cultura del Paese. Sarà la scuola a determinare la classe e l’anno di iscrizione più adatti a te. Tieni presente che in alcuni paesi esiste un limite al numero di studenti che possono partecipare, quindi non perdere tempo e prenota la tua avventura!
Per rendere la tua esperienza ancora più straordinaria, alcuni paesi offrono programmi speciali che includono attività uniche e indirizzi scolastici personalizzati. Che tu sia appassionato di sport, musica, danza o desideri esplorare programmi bilingue e tematiche legate alla natura, troverai sicuramente un’opzione che si allinea alle tue inclinazioni. Queste opportunità ti permetteranno di approfondire le tue passioni mentre ti immergi in un contesto culturale nuovo, rendendo il tuo scambio interculturale un’esperienza indimenticabile e personalizzata.
Leggi i racconti dei ragazzi che hanno vissuto questa incredibile esperienza:
Buoni motivi per vivere un’esperienza interculturale in un mondo che cambia rapidamente
Già nell’antichità, Sant’Agostino scriveva che il mondo è un libro e che quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Ciò è tanto più vero oggi, nell’epoca della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica. Se la prima ha collegato strettamente le diverse regioni del mondo tanto che un evento che si verifica localmente ha la capacità di produrre effetti in tutto il mondo, la seconda sta cambiando rapidamente la realtà in cui viviamo richiedendo una maggiore flessibilità e una più alta capacità di contaminarsi e di raccogliere gli stimoli.
In questo contesto maturare un’esperienza all’estero può dare una marcia in più aumentando le chances occupazionali fino al 10%.
La capacità di comprendere e comunicare in altre lingue è fondamentale per poter fruire dei diritti e delle opportunità che derivano dalla nostra appartenenza all’Unione Europea e dalla globalizzazione. Trascorrere un periodo all’estero implica anche un percorso di crescita personale e lo sviluppo di tutte quelle soft skills che sono indispensabili per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. Consente, innanzitutto, di conoscere persone nuove e di misurarsi con culture profondamente diverse sviluppando le competenze relazionali, la curiosità e l’attitudine all’ascolto, alla tolleranza e al lavoro in gruppo, essenziali negli ambienti di lavoro multiculturali odierni. In aggiunta, i giovani coinvolti in queste esperienze possono mettersi alla prova ed esplorare i propri limiti, imparano a pensare fuori dagli schemi maturando spirito di adattamento, capacità organizzative, gestionali e di problem solving. In altre parole sviluppa flessibilità. In un mondo che cambia rapidamente, si tratta della migliore palestra per imparare ad imparare.
Intervento al campo di formazione a Trevi
Questo tipo di esperienze sono assolutamente qualificanti e formative. Sono esperienze destinate a lasciare nella formazione, ma direi proprio nella vita di questi ragazzi, una traccia e un ricordo indelebile.
I ragazzi torneranno sicuramente fortificati nella consapevolezza delle proprie capacità e nelle competenze che io chiamo interculturali, cioè nella capacità di porsi in empatia, in ascolto e scambio con persone di altra cultura.
Il nostro, si sa, è un mondo sempre più globalizzato ed è importante già nell’ambito dei percorsi formativi formali inserire sempre più organicamente e dare rilievo a queste esperienze.
Il fenomeno dell’anno all’estero si sta diffondendo in modo esponenziale nel nostro Paese. Le famiglie sempre più sostengono un investimento nei confronti della formazione interculturale dei propri figli.
Ministero, scuole e famiglie promuovono questa esperienza perché si è consci che, senza nulla togliere al percorso scolastico tradizionale, questo momento formativo potenzia alcuni skills negli studenti che sono particolarmente importanti sia nella vita, sia in successive esperienze di studio e lavoro.
I ragazzi che ritornano sono fortificati dal punto di vista personale, si portano un grande patrimonio di esperienza. Cadono molti pregiudizi che purtroppo molti di noi più o meno inconsciamente manteniamo. Vediamo un’apertura mentale sicuramente maggiore e sono poi sicuramente facilitati nei percorsi di studio e di lavoro.
Riporto un dato di tipo personale: io ho una figlia che adesso ha vent’anni, quando era al quarto anno del liceo scientifico ha fatto questa esperienza dell’anno all’estero. Era proprio convinta. E’ tornata veramente cambiata.
Se posso dare un consiglio a voi ragazzi anche sulla base di questa esperienza personale, devo dire che è importante continuare a coltivare anche dopo questo anno all’estero i rapporti con gli amici che vi farete nel Paese che vi ospiterà, coi compagni di classe e anche con la famiglia o l’istituzione in cui soggiornerete, perché anche questo è un bel patrimonio che può trovare sviluppo in seguito, cioè i rapporti si mantengono e si possono addirittura rinsaldare.
Un saluto e “in bocca al lupo a tutti”!
Nella maggior parte dei Paesi la scuola superiore non possiede differenti indirizzi disciplinari come in Italia. Ad esempio, nel mondo anglofono è lo studente che decide il proprio piano di studi. Alcune materie sono obbligatorie, altre facoltative: in base alle scelte fatte studierai 3 (UK), 4 o più materie (Irlanda, Australia e USA). Durante l’anno sarai seguito da un tutor scolastico presente nella tua nuova scuola all’estero e da quello del consiglio di classe in Italia.
Generalmente il sistema scolastico all’estero è diviso in due semestri: il primo inizia ad agosto/settembre e il secondo a gennaio/febbraio, mentre nei paesi agli antipodi è il contrario.
L’ammissione a una determinata classe è decisa dal preside della scuola straniera in base ai risultati delle pagelle inviate, alla conoscenza della lingua e all’età.
Negli Stati Uniti il preside può darti la possibilità di conseguire il diploma rilasciato alla fine dell’anno scolastico che permette di accedere direttamente all’università. Non è possibile garantire il diploma a priori, lo si deve ottenere per merito.
Un’altra differenza è l’orario scolastico. All’estero gli studenti trascorrono a scuola molto più tempo rispetto all’Italia integrando le ore di lezione con attività extra-scolastiche e sportive. Questo sistema fa sì che il carico di studio personale sia solitamente inferiore rispetto a quello degli studenti in Italia. Ti consigliamo di partecipare a queste attività extra: ti aiuteranno a socializzare, a inserirti nella vita scolastica e ad ambientarti alla cultura del paese ospitante.
Se sceglierai di studiare all’estero dovrai concordare le materie da seguire con il consiglio di classe e con il responsabile della mobilità internazionale del tuo istituto. Loro ti aggiorneranno sui programmi che i tuoi compagni italiani stanno svolgendo. Infatti, l’Intercultural program non è un’esperienza che inizia e si esaurisce all’estero, ma contempla la necessità di mantenere delle relazioni con la tua scuola italiana.
È vivamente consigliato, come previsto dalla Nota Ministeriale N.843, coinvolgere sin dall’inizio il consiglio di classe. Questo garantisce serenità e tranquillità quando si è all’estero e agevola il rientro e l’ammissione alla classe successiva.
L’ammissione al programma High School sarà determinata da diversi fattori:
Per il semestre e l’anno con partenza agosto 2025
30 Marzo 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
30 Aprile 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato all’estero con versamento dell’acconto
Per il semestre con partenza gennaio 2026
15 settembre 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
1 Ottobre 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato all’estero con versamento dell’acconto
N.B.
Oltre alle tradizionali partenze estive, hai la possibilità di iniziare il tuo programma anche a gennaio e a marzo.
BASIC
Tu scegli il Paese e l’organizzazione estera trova la sistemazione all’interno del Paese selezionato.
SPECIAL BASIC
Scegli le attività o un indirizzo scolastico personalizzati come sport, musica, danza, programmi bilingue e natura proposti da alcune scuole d’Europa e America Latina.
Ogni studente è tenuto a preparare un dossier, una sorta di “carta d’identità” personale che verrà inviata all’organizzazione estera di riferimento. Il dossier deve essere il più possibile completo e accurato, fornendo dettagli sulla personalità, sulla famiglia, sulla vita quotidiana, sugli hobby e sulle passioni dello studente. È importante offrire un ritratto fedele ed esaustivo del proprio stile di vita, per permettere alla famiglia ospitante o alla boarding school di accogliere lo studente nel modo migliore.
Oltre al dossier, è necessario consegnare i seguenti documenti: le pagelle dei tre anni scolastici precedenti, il certificato delle vaccinazioni, una lettera per la famiglia ospitante oppure una lettera motivazionale. A questi documenti va aggiunto un album fotografico con le immagini più significative.
Una volta completata e inviata tutta la documentazione, si dovrà attendere l’assegnazione della famiglia e della scuola, il cosiddetto placement. Non bisogna preoccuparsi se l’attesa si protrae: il placement arriverà. Questo rappresenta uno dei momenti più emozionanti del percorso, perché segna l’inizio concreto di un’esperienza unica.
In caso di esigenze particolari — ad esempio legate alla salute — la candidatura verrà inserita nella categoria conditional acceptance. In questi casi, l’iscrizione sarà confermata solo quando sarà disponibile una famiglia ospitante o una scuola in grado di soddisfare le necessità specifiche indicate. Alcuni esempi di conditional acceptance includono: regimi alimentari non comuni, allergie, malattie croniche gestibili, disturbi alimentari, media scolastica bassa negli ultimi due anni (inferiore a 7), oppure la richiesta di praticare uno sport agonistico.
Staff Operativo
È responsabile della gestione operativa del programma in Italia e funge da collegamento tra l’organizzazione estera e la famiglia italiana. Coordina i rapporti tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto ed è il punto di riferimento principale per l’intero percorso.
Rappresentante di Area
Presenta i programmi nelle scuole, assiste gli studenti durante tutta l’esperienza, seleziona le famiglie ospitanti in Italia e segue anche gli studenti stranieri che scelgono di trascorrere l’anno scolastico nel nostro Paese.
Psicologo
È una figura presente in modo costante nel percorso. Contribuisce alla formazione pre-partenza, svolge i colloqui individuali e offre supporto personalizzato agli studenti che manifestano particolari esigenze relazionali o emotive.
Formatore
È un professionista qualificato ed esperto che cura il percorso di formazione pre-partenza, preparando gli studenti ad affrontare l’esperienza all’estero con maggiore consapevolezza e strumenti adeguati.
Testimonial
È uno studente che ha già partecipato al programma come exchange student e che condivide la propria esperienza con i nuovi partecipanti, offrendo consigli, spunti e un supporto concreto prima della partenza.
L’assistenza agli studenti è garantita durante tutto il percorso dal team di Navigando e dal corrispondente estero. Ogni fase dell’esperienza è seguita con attenzione, per offrire supporto costante a studenti e famiglie.
Il supporto copre:
In caso di necessità, è attiva una linea di emergenza disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire un intervento tempestivo in qualsiasi momento.
Un percorso completo per affrontare l’esperienza
In Navigando poniamo grande attenzione alle risorse emotive e relazionali degli studenti: sono fondamentali per vivere al meglio un’esperienza all’estero. La formazione non si limita agli aspetti pratici ma punta a sviluppare autoconsapevolezza, autostima, autonomia, flessibilità, tolleranza allo stress e indipendenza.
Attraverso esercizi e attività guidate, imparerai a comunicare in modo efficace, affrontare la complessità e valorizzare le differenze culturali, trasformando ogni sfida in un’opportunità di crescita.
La formazione è articolata in cinque momenti dedicati, pensati per preparare al meglio te e la tua famiglia:
Navigando sarà al tuo fianco in ogni fase. Non sarai mai “uno dei tanti”: il tuo percorso sarà unico, e lo vivrai con il supporto costante del nostro team.
Leggi i racconti dei ragazzi che hanno vissuto questa incredibile esperienza:
Buoni motivi per vivere un’esperienza interculturale in un mondo che cambia rapidamente
Già nell’antichità, Sant’Agostino scriveva che il mondo è un libro e che quelli che non viaggiano ne leggono solo una pagina. Ciò è tanto più vero oggi, nell’epoca della globalizzazione e della rivoluzione tecnologica. Se la prima ha collegato strettamente le diverse regioni del mondo tanto che un evento che si verifica localmente ha la capacità di produrre effetti in tutto il mondo, la seconda sta cambiando rapidamente la realtà in cui viviamo richiedendo una maggiore flessibilità e una più alta capacità di contaminarsi e di raccogliere gli stimoli.
In questo contesto maturare un’esperienza all’estero può dare una marcia in più aumentando le chances occupazionali fino al 10%.
La capacità di comprendere e comunicare in altre lingue è fondamentale per poter fruire dei diritti e delle opportunità che derivano dalla nostra appartenenza all’Unione Europea e dalla globalizzazione. Trascorrere un periodo all’estero implica anche un percorso di crescita personale e lo sviluppo di tutte quelle soft skills che sono indispensabili per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. Consente, innanzitutto, di conoscere persone nuove e di misurarsi con culture profondamente diverse sviluppando le competenze relazionali, la curiosità e l’attitudine all’ascolto, alla tolleranza e al lavoro in gruppo, essenziali negli ambienti di lavoro multiculturali odierni. In aggiunta, i giovani coinvolti in queste esperienze possono mettersi alla prova ed esplorare i propri limiti, imparano a pensare fuori dagli schemi maturando spirito di adattamento, capacità organizzative, gestionali e di problem solving. In altre parole sviluppa flessibilità. In un mondo che cambia rapidamente, si tratta della migliore palestra per imparare ad imparare.
Intervento al campo di formazione a Trevi
Questo tipo di esperienze sono assolutamente qualificanti e formative. Sono esperienze destinate a lasciare nella formazione, ma direi proprio nella vita di questi ragazzi, una traccia e un ricordo indelebile.
I ragazzi torneranno sicuramente fortificati nella consapevolezza delle proprie capacità e nelle competenze che io chiamo interculturali, cioè nella capacità di porsi in empatia, in ascolto e scambio con persone di altra cultura.
Il nostro, si sa, è un mondo sempre più globalizzato ed è importante già nell’ambito dei percorsi formativi formali inserire sempre più organicamente e dare rilievo a queste esperienze.
Il fenomeno dell’anno all’estero si sta diffondendo in modo esponenziale nel nostro Paese. Le famiglie sempre più sostengono un investimento nei confronti della formazione interculturale dei propri figli.
Ministero, scuole e famiglie promuovono questa esperienza perché si è consci che, senza nulla togliere al percorso scolastico tradizionale, questo momento formativo potenzia alcuni skills negli studenti che sono particolarmente importanti sia nella vita, sia in successive esperienze di studio e lavoro.
I ragazzi che ritornano sono fortificati dal punto di vista personale, si portano un grande patrimonio di esperienza. Cadono molti pregiudizi che purtroppo molti di noi più o meno inconsciamente manteniamo. Vediamo un’apertura mentale sicuramente maggiore e sono poi sicuramente facilitati nei percorsi di studio e di lavoro.
Riporto un dato di tipo personale: io ho una figlia che adesso ha vent’anni, quando era al quarto anno del liceo scientifico ha fatto questa esperienza dell’anno all’estero. Era proprio convinta. E’ tornata veramente cambiata.
Se posso dare un consiglio a voi ragazzi anche sulla base di questa esperienza personale, devo dire che è importante continuare a coltivare anche dopo questo anno all’estero i rapporti con gli amici che vi farete nel Paese che vi ospiterà, coi compagni di classe e anche con la famiglia o l’istituzione in cui soggiornerete, perché anche questo è un bel patrimonio che può trovare sviluppo in seguito, cioè i rapporti si mantengono e si possono addirittura rinsaldare.
Un saluto e “in bocca al lupo a tutti”!
Nella maggior parte dei Paesi la scuola superiore non possiede differenti indirizzi disciplinari come in Italia. Ad esempio, nel mondo anglofono è lo studente che decide il proprio piano di studi. Alcune materie sono obbligatorie, altre facoltative: in base alle scelte fatte studierai 3 (UK), 4 o più materie (Irlanda, Australia e USA). Durante l’anno sarai seguito da un tutor scolastico presente nella tua nuova scuola all’estero e da quello del consiglio di classe in Italia.
Generalmente il sistema scolastico all’estero è diviso in due semestri: il primo inizia ad agosto/settembre e il secondo a gennaio/febbraio, mentre nei paesi agli antipodi è il contrario.
L’ammissione a una determinata classe è decisa dal preside della scuola straniera in base ai risultati delle pagelle inviate, alla conoscenza della lingua e all’età.
Negli Stati Uniti il preside può darti la possibilità di conseguire il diploma rilasciato alla fine dell’anno scolastico che permette di accedere direttamente all’università. Non è possibile garantire il diploma a priori, lo si deve ottenere per merito.
Un’altra differenza è l’orario scolastico. All’estero gli studenti trascorrono a scuola molto più tempo rispetto all’Italia integrando le ore di lezione con attività extra-scolastiche e sportive. Questo sistema fa sì che il carico di studio personale sia solitamente inferiore rispetto a quello degli studenti in Italia. Ti consigliamo di partecipare a queste attività extra: ti aiuteranno a socializzare, a inserirti nella vita scolastica e ad ambientarti alla cultura del paese ospitante.
Se sceglierai di studiare all’estero dovrai concordare le materie da seguire con il consiglio di classe e con il responsabile della mobilità internazionale del tuo istituto. Loro ti aggiorneranno sui programmi che i tuoi compagni italiani stanno svolgendo. Infatti, l’Intercultural program non è un’esperienza che inizia e si esaurisce all’estero, ma contempla la necessità di mantenere delle relazioni con la tua scuola italiana.
È vivamente consigliato, come previsto dalla Nota Ministeriale N.843, coinvolgere sin dall’inizio il consiglio di classe. Questo garantisce serenità e tranquillità quando si è all’estero e agevola il rientro e l’ammissione alla classe successiva.
L’ammissione al programma High School sarà determinata da diversi fattori:
Per il semestre e l’anno con partenza agosto 2025
30 Marzo 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
30 Aprile 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato all’estero con versamento dell’acconto
Per il semestre con partenza gennaio 2026
15 settembre 2025
Data ultima per richiedere il colloquio
1 Ottobre 2025
Data ultima per l’invio del dossier compilato all’estero con versamento dell’acconto
N.B.
Oltre alle tradizionali partenze estive, hai la possibilità di iniziare il tuo programma anche a gennaio e a marzo.
BASIC
Tu scegli il Paese e l’organizzazione estera trova la sistemazione all’interno del Paese selezionato.
SPECIAL BASIC
Scegli le attività o un indirizzo scolastico personalizzati come sport, musica, danza, programmi bilingue e natura proposti da alcune scuole d’Europa e America Latina.
Ogni studente è tenuto a preparare un dossier, una sorta di “carta d’identità” personale che verrà inviata all’organizzazione estera di riferimento. Il dossier deve essere il più possibile completo e accurato, fornendo dettagli sulla personalità, sulla famiglia, sulla vita quotidiana, sugli hobby e sulle passioni dello studente. È importante offrire un ritratto fedele ed esaustivo del proprio stile di vita, per permettere alla famiglia ospitante o alla boarding school di accogliere lo studente nel modo migliore.
Oltre al dossier, è necessario consegnare i seguenti documenti: le pagelle dei tre anni scolastici precedenti, il certificato delle vaccinazioni, una lettera per la famiglia ospitante oppure una lettera motivazionale. A questi documenti va aggiunto un album fotografico con le immagini più significative.
Una volta completata e inviata tutta la documentazione, si dovrà attendere l’assegnazione della famiglia e della scuola, il cosiddetto placement. Non bisogna preoccuparsi se l’attesa si protrae: il placement arriverà. Questo rappresenta uno dei momenti più emozionanti del percorso, perché segna l’inizio concreto di un’esperienza unica.
In caso di esigenze particolari — ad esempio legate alla salute — la candidatura verrà inserita nella categoria conditional acceptance. In questi casi, l’iscrizione sarà confermata solo quando sarà disponibile una famiglia ospitante o una scuola in grado di soddisfare le necessità specifiche indicate. Alcuni esempi di conditional acceptance includono: regimi alimentari non comuni, allergie, malattie croniche gestibili, disturbi alimentari, media scolastica bassa negli ultimi due anni (inferiore a 7), oppure la richiesta di praticare uno sport agonistico.
Staff Operativo
È responsabile della gestione operativa del programma in Italia e funge da collegamento tra l’organizzazione estera e la famiglia italiana. Coordina i rapporti tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto ed è il punto di riferimento principale per l’intero percorso.
Rappresentante di Area
Presenta i programmi nelle scuole, assiste gli studenti durante tutta l’esperienza, seleziona le famiglie ospitanti in Italia e segue anche gli studenti stranieri che scelgono di trascorrere l’anno scolastico nel nostro Paese.
Psicologo
È una figura presente in modo costante nel percorso. Contribuisce alla formazione pre-partenza, svolge i colloqui individuali e offre supporto personalizzato agli studenti che manifestano particolari esigenze relazionali o emotive.
Formatore
È un professionista qualificato ed esperto che cura il percorso di formazione pre-partenza, preparando gli studenti ad affrontare l’esperienza all’estero con maggiore consapevolezza e strumenti adeguati.
Testimonial
È uno studente che ha già partecipato al programma come exchange student e che condivide la propria esperienza con i nuovi partecipanti, offrendo consigli, spunti e un supporto concreto prima della partenza.
L’assistenza agli studenti è garantita durante tutto il percorso dal team di Navigando e dal corrispondente estero. Ogni fase dell’esperienza è seguita con attenzione, per offrire supporto costante a studenti e famiglie.
Il supporto copre:
In caso di necessità, è attiva una linea di emergenza disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire un intervento tempestivo in qualsiasi momento.
Un percorso completo per affrontare l’esperienza
In Navigando poniamo grande attenzione alle risorse emotive e relazionali degli studenti: sono fondamentali per vivere al meglio un’esperienza all’estero. La formazione non si limita agli aspetti pratici ma punta a sviluppare autoconsapevolezza, autostima, autonomia, flessibilità, tolleranza allo stress e indipendenza.
Attraverso esercizi e attività guidate, imparerai a comunicare in modo efficace, affrontare la complessità e valorizzare le differenze culturali, trasformando ogni sfida in un’opportunità di crescita.
La formazione è articolata in cinque momenti dedicati, pensati per preparare al meglio te e la tua famiglia:
Navigando sarà al tuo fianco in ogni fase. Non sarai mai “uno dei tanti”: il tuo percorso sarà unico, e lo vivrai con il supporto costante del nostro team.
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